Per interpretare ed utilizzare al meglio la tabella postata sopra con i livelli è importante leggere e comprendere alla perfezione quanto spiegato qua di seguito.
Per approfondimenti:
https://swindletrading.weebly.com/
TIPOLOGIE DI MERCATO
Fondamentalmente esistono tre tipologie di mercati:
LATERALE
RIBASSISTA
RIALZISTA
Il mercato LATERALE si contraddistingue da prezzi in trading range, supporti e resistenze e volatilità costante.
Il mercato RIBASSISTA si contraddistingue da forti oscillazioni di prezzo e rottura dei supporti con importante aumento di volatilità.
Il mercato RIALZISTA si contraddistingue da oscillazioni di prezzo e rottura delle resistenze con costante diminuzione di volatilità.
Un esempio pertinente è la gaussiana del metodo montecarlo:
1) Lateralità si ha all'interno della campana
2) Tendenza ribassista si ha all'estremo sinistro della campana
3) Tendenza rialzista si ha all'estremo destro della campana
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SPIEGAZIONE
Un mercato LATERALE è una manna per i Day Trader che longano i supporti e shortano le resistenze.
E' anche favorevole ai venditori di opzioni che statisticamente si ritrovano ad avere a che fare con un mercato che per circa il 70% del tempo rimane fermo. Le code grasse hanno premi nella norma.
Il problema si pone quando questo genere di mercato rompe i supporti e rompe le resistenze ovvero prende un trend rialzista o ribassista. I traders in futures possono chiudere le posizioni utilizzando il più classico degli strumenti di copertura, lo stop loss, gli opzionisti venditori o chiudono le posizioni in perdita rollandole nel tempo e nello spazio e subendo il delta ed il vega contrario entrano a copertura con il sottostante effettuando operazioni di hedging che il più delle volte sono costi che azzerano i guadagnai.
Un mercato in trend RIBASSISTA si caratterizza invece da forti escursione dei prezzi e rotture dei supporti e conseguente aumento di volatilità storica e sopratutto da grandi aumenti di volatilità implicita dovuti al maggior costo richiesto per le opzioni otm, sopratutto Put ma anche Call. Le code grasse hanno premi alti.
Un mercato in trend RIALZISTA si caratterizza da rotture delle resistenze, aumento di volatilità storica e diminuzione di volatilità implicita su tutta la chain delle opzioni, sopratutto sul lato Put ma anche sul lato Call. Le code grasse hanno premi bassi.
Lo skew di volatilità delle opzioni è l'esempio perfetto di come si caratterizza la volatilità sia sul lato put che sul lato call, sia otm che atm o itm.
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GLI STRUMENTI PER RICONOSCERE E TRADARE I MERCATI
E' importante saper riconoscere in quale delle tre fasi di mercato ci troviamo in modo da sapere quali strumenti utilizzare e quali precauzioni prendere.
La prima cosa che dobbiamo conoscere è la funzione di ripartizione degli open interest delle opzioni. Tale grafico ci permette di sapere, come una bussola per il marinaio, che tipo di mercato possiamo aspettarci.
Le due linee che si incrociano sulla funzione di ripartizione rappresenta le Put e le Call presenti sul mercato.
Il Crossover, ovvero l'incrocio delle due linee, rappresenta la zona di indifferenza del mercato che, normalmente si estende dal suo centro al 40% sul lato Put e 40% sul lato Call.
L'intervallo di prezzo che intercorre tra il 45% di Put ed il 45% di Call è l'area dove normalmente il mercato ha il suo trading range, dove i supporti supportano e le resistenze resistono.
Tra il 40% e l'80% della funzione di ripartizione, sia sul lato put che sul lato call, assistiamo alle cosidette accelerazioni in Trend del mercato dove i supporti e le resistenze vengono inevitabilmente rotti per effetto delle ricoperture e degli stop degli operatori e le movimentazioni in hedging degli opzionisti.
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QUALE OPERATIVITA' SCEGLIERE IN BASE AL POSIZIONAMENTO DEI PREZZI
Un mercato in trading range lo si trada con i futures longando i supporti e shortando le resistenze, mettendo degli stop loss grafici molto stretti.
Anche con le opzioni si può tradare un mercato in range, costruendoci figure sopra lo zero come butterfly o iron condor.
Difficilissimo è ottenere guadagni comprando le opzioni, vuoi per l'inevitabile perdita di valore temporale che per il normale calo di volatilità, i prezzi che si vanno a realizzare, anche se indoviniamo la direzione, non ripagano quasi mai del rischio corso.
Sconsiglio comunque questo genere di operatività con le opzioni nei mercati in trading range.
Preferisco utilizzare strutture semplici come i futures e movimentazione quasi sempre intraday.
Un mercato rialzista che rompe invece il 40% delle Call sulla funzione di ripartizione mi prepara invece per una operativita in opzioni che riesce spesso a dare bei risultati per il basso rischio corso.
E' una operatività per la quale occorre pazienza, metodo e timing chirurgici. Importante è visualizzare sulla ripartizione a che prezzo corrisponde il 70% delle Call.
Quello è il nostro livello approssimativo di ingresso, ovvero quando i prezzi arrivano a toccare quel vero e proprio eccesso di mercato si inizia a comprare uno strangle, uno strip o uno strap di put e call otm. Non si vende assolutamente niente perchè la volatilità implicita è ai minimi termini ed i prezzi non ci danno alcun vantaggio. Si compra e basta e si attende il movimento che di lì a pochi giorni non tarderà a verificarsi.
Un mercato ribassista che rompe il 40% delle Put e si dirige al famoso 70% della funzione di ripartizione è un mercato dove è vietato comprare opzioni poiché i prezzi, sia delle put che delle call sono troppo alti in quanto nei ribassi aumenta sempre la volatilità implicita.
In questa situazione la miglior cosa è attendere che i prezzi si avvicinino al 70% della funzione di ripartizione e si vendono strangle di put e call con delta 0,3. Saremmo quasi sicuri di aver venduto su un eccesso di vega che ci verrà restituito di lì a pochi giorni, qualsiasi sia il movimento in delta del mercato.