Investitore e trader..come farli convivere serenamente e proficuamente ?
Inviato: gio apr 12, 2018 9:34 am
Ciao a tutti,
vorrei iniziare una riflessione che è iniziata dentro di me da quando mi sono avvicinato al mondo del trading in opzioni:
nasco come investitore di lungo periodo per cui i criteri di fondo della mia operatività finora sono stati:
- orizzonte di investimento > 10 anni
- poche operazioni e bassi costi di gestione
- asset allocation diversificata e basata su capitalizzazione di mercato
- poca liquidità
- comprensione di me stesso più che dell'andamento dei mercati
- ridotto tempo da dedicare alla gestione degli investimenti
che tradotto in strumenti significa un portafoglio di etf molto diversificato.
Ora che la mia operatività si sta evolvendo mi viene spontaneo interrogarmi su come cambierà il mio approccio agli investimenti.
Va da sé che il trading richiede tempo, impegno, motivazione e capitali...e fin qui ci siamo...mi piacerebbe però riflettere sull'impostazione complessiva di lungo periodo.
Facendo 100 il patrimonio disponibile un sano principio di money management richiederebbe di dedicare al trading il 20% e di lasciare investita la restante parte del portafoglio.
Sempre secondo i principi del mm intelligente la quota del 20% dovrebbe comprendere i margini necessari per la mia operatività.
E' ovvio che questa impostazione può andare bene se riesco a raggiungere il mio obiettivo di trader.
Ipotizziamo per un momento di raggiungere l'obiettivo e di essere trader soddisfatti.
Il nostro lato investitore come è messo ?
Come obiettivi direi che abbiamo:
- proteggere il capitale investito
- accrescere il capitale
- contenere lo stress (che lasceremo probabilmente al trading)
Con l'impostazione 20 trading-80 investimento direi che il primo e l'ultimo obiettivo sono raggiunti mentre il secondo non è forse massimizzato.
Potremmo a questo punto valutare di avere una maggiore liquidità da dedicare ai margini della nostra operatività in opzioni, aumentando probabilmente lo stress e (mi chiedo se possiamo veramente esserne certi !) anche il capitale, pur proteggendolo.
Insomma la sostanza di tutte queste pippe mentali è:
come quanto e perché il trading in opzioni potrebbe/dovrebbe modificare il nostro profilo di investitori ?
Spero di non essere l'unico a giocare coi castelli in aria !
Buona giornata
vorrei iniziare una riflessione che è iniziata dentro di me da quando mi sono avvicinato al mondo del trading in opzioni:
nasco come investitore di lungo periodo per cui i criteri di fondo della mia operatività finora sono stati:
- orizzonte di investimento > 10 anni
- poche operazioni e bassi costi di gestione
- asset allocation diversificata e basata su capitalizzazione di mercato
- poca liquidità
- comprensione di me stesso più che dell'andamento dei mercati
- ridotto tempo da dedicare alla gestione degli investimenti
che tradotto in strumenti significa un portafoglio di etf molto diversificato.
Ora che la mia operatività si sta evolvendo mi viene spontaneo interrogarmi su come cambierà il mio approccio agli investimenti.
Va da sé che il trading richiede tempo, impegno, motivazione e capitali...e fin qui ci siamo...mi piacerebbe però riflettere sull'impostazione complessiva di lungo periodo.
Facendo 100 il patrimonio disponibile un sano principio di money management richiederebbe di dedicare al trading il 20% e di lasciare investita la restante parte del portafoglio.
Sempre secondo i principi del mm intelligente la quota del 20% dovrebbe comprendere i margini necessari per la mia operatività.
E' ovvio che questa impostazione può andare bene se riesco a raggiungere il mio obiettivo di trader.
Ipotizziamo per un momento di raggiungere l'obiettivo e di essere trader soddisfatti.
Il nostro lato investitore come è messo ?
Come obiettivi direi che abbiamo:
- proteggere il capitale investito
- accrescere il capitale
- contenere lo stress (che lasceremo probabilmente al trading)
Con l'impostazione 20 trading-80 investimento direi che il primo e l'ultimo obiettivo sono raggiunti mentre il secondo non è forse massimizzato.
Potremmo a questo punto valutare di avere una maggiore liquidità da dedicare ai margini della nostra operatività in opzioni, aumentando probabilmente lo stress e (mi chiedo se possiamo veramente esserne certi !) anche il capitale, pur proteggendolo.
Insomma la sostanza di tutte queste pippe mentali è:
come quanto e perché il trading in opzioni potrebbe/dovrebbe modificare il nostro profilo di investitori ?
Spero di non essere l'unico a giocare coi castelli in aria !
Buona giornata