Oggi nasce la newsletter di Trade Up che si affianca alle altre voci della associazione (chat tematiche, forum, webinar, …).
Gli articoli sono stati scritti da nostri associati che da sempre sono la parte pulsante dell’Associazione.
Gli argomenti oggetto di approfondimento non sono necessariamente legati al mondo delle opzioni, anzi, spesso riguardano analisi “direzionali” o modelli, naturalmente imperfetti, di previsione. Continueremo a lavorare duro per migliorarci nella speranza che la lettura possa incontrare il gradimento dei lettori.
Abbiamo riservato quest'area del forum per poter discutere dei contenuti del numero di maggio.
Quindi diamoci da fare!!!
link al documento
NewsLetter n01 - maggio 2018
Re: NewsLetter n01 - maggio 2018
Come ha fatto notare Livio è stata pubblicata la prima newsletter e nessuno ha espresso il suo commento, faccio mea culpa e procedo:
Articoli interessanti, e non poteva essere altrimenti visto gli autori, l'analisi mensile se pubblicata con continuità è sicuramente uno strumento molto utile ringrazio Claudia per il suo lavoro e spero riesca dare continuità.
Le basi delle opzioni non me lo aspettavo ma anche questo se fa parte di una serie di articoli è un ottimo motivo per i neofiti per leggere la newsletter, grazie a Livio.
L'articolo sulla strategia Dolomiti chiederei, se possibile, che più avanti venisse ripreso per valutarne l'andamento o al limite quando viene chiusa si scriva un nuovo articolo per trarre le conclusioni.
Sarebbe interessante se in ogni newsletter si mettesse a mercato una strategia e poi nel corso delle successive venissero pubbicati gli aggiornamenti. Grazie Luciano.
L'articolo di Mario, e ringrazio anche lui, mi è molto utile per lavorare sul mercato USA, sto testando un mio metodo per la strategia SISCA, al fine di valutare quali sono le azioni piu liquide tra quelle che vengono selezionate dai miei screener. A questo proposito vorrei chiedere a Mario in base alla sua esperienza quale può essere un valore assoluto sopra il quale considerare una azione liquida.
Per finire un grazie a Luca per tutta la parte informatica e anche a chi si è occupato della grafica della newsletter che mi piace molto.
Articoli interessanti, e non poteva essere altrimenti visto gli autori, l'analisi mensile se pubblicata con continuità è sicuramente uno strumento molto utile ringrazio Claudia per il suo lavoro e spero riesca dare continuità.
Le basi delle opzioni non me lo aspettavo ma anche questo se fa parte di una serie di articoli è un ottimo motivo per i neofiti per leggere la newsletter, grazie a Livio.
L'articolo sulla strategia Dolomiti chiederei, se possibile, che più avanti venisse ripreso per valutarne l'andamento o al limite quando viene chiusa si scriva un nuovo articolo per trarre le conclusioni.
Sarebbe interessante se in ogni newsletter si mettesse a mercato una strategia e poi nel corso delle successive venissero pubbicati gli aggiornamenti. Grazie Luciano.
L'articolo di Mario, e ringrazio anche lui, mi è molto utile per lavorare sul mercato USA, sto testando un mio metodo per la strategia SISCA, al fine di valutare quali sono le azioni piu liquide tra quelle che vengono selezionate dai miei screener. A questo proposito vorrei chiedere a Mario in base alla sua esperienza quale può essere un valore assoluto sopra il quale considerare una azione liquida.
Per finire un grazie a Luca per tutta la parte informatica e anche a chi si è occupato della grafica della newsletter che mi piace molto.
Re: NewsLetter n01 - maggio 2018
Ciao a tutti,
grazie per il prezioso lavoro fatto anche su questo fronte.
Dico la mia da novizio:
la difficoltà maggiore che sto incontrando è nel tradurre la teoria e i dati provenienti dagli strumenti in strategie operative, capendo quindi quando metterle a mercato e come gestirle.
La newsletter, come detto da Marco, potrebbe essere un ottimo strumento per proporre e monitorare strategie, che dovrebbero trovare qui sul forum poi spiegazioni più approfondite sulle basi teoriche, pro e contro.
Pertanto ottimo l'articolo di Luciano.
Interessante anche la parte sull'analisi fatta da Claudia anche se al momento io non saprei sfruttare quanto emerge oltre che per vendere put naked su sp500 che sto comunque accumulando come etf.
La parte di "teoria pura" di Livio, sebbene chiara e sempre utile, personalmente non la metterei in newsletter perché rischia di non avere adeguato spazio per la trattazione per coloro che ne hanno veramente bisogno.
Inoltre sia in rete sia tramite i webinar è possibile accedere facilmente a materiale di base mentre, come detto sopra, a mio avviso servirebbe anche altro che non si trova e che, grazie alle competenze qui presenti, potrebbe essere un ulteriore valore aggiunto della comunità Trade Up.
grazie per il prezioso lavoro fatto anche su questo fronte.
Dico la mia da novizio:
la difficoltà maggiore che sto incontrando è nel tradurre la teoria e i dati provenienti dagli strumenti in strategie operative, capendo quindi quando metterle a mercato e come gestirle.
La newsletter, come detto da Marco, potrebbe essere un ottimo strumento per proporre e monitorare strategie, che dovrebbero trovare qui sul forum poi spiegazioni più approfondite sulle basi teoriche, pro e contro.
Pertanto ottimo l'articolo di Luciano.
Interessante anche la parte sull'analisi fatta da Claudia anche se al momento io non saprei sfruttare quanto emerge oltre che per vendere put naked su sp500 che sto comunque accumulando come etf.
La parte di "teoria pura" di Livio, sebbene chiara e sempre utile, personalmente non la metterei in newsletter perché rischia di non avere adeguato spazio per la trattazione per coloro che ne hanno veramente bisogno.
Inoltre sia in rete sia tramite i webinar è possibile accedere facilmente a materiale di base mentre, come detto sopra, a mio avviso servirebbe anche altro che non si trova e che, grazie alle competenze qui presenti, potrebbe essere un ulteriore valore aggiunto della comunità Trade Up.
Re: NewsLetter n01 - maggio 2018
Grazie delle belle parole,
provo a rispondere MarcoC.
A mio avviso deve essere la nostra sensibilità ad individuare un livello oltre il quale un'azione possa considerarsi liquida. Nell'articolo, introducendo un'argomento nuovo, mi sono limitato a spiegare la logica con la quale è stato costruito l'indicatore di liquidità. Perché mai dovremmo tenere in considerazioni le azioni molto liquide? Per tanti motivi. Il più immediato è che gli opzionisti hanno bisogno di uno spread ask-bid non eccessivo per spuntare prezzi migliori (pagare meno e/o incassare di più).
provo a rispondere MarcoC.
A mio avviso deve essere la nostra sensibilità ad individuare un livello oltre il quale un'azione possa considerarsi liquida. Nell'articolo, introducendo un'argomento nuovo, mi sono limitato a spiegare la logica con la quale è stato costruito l'indicatore di liquidità. Perché mai dovremmo tenere in considerazioni le azioni molto liquide? Per tanti motivi. Il più immediato è che gli opzionisti hanno bisogno di uno spread ask-bid non eccessivo per spuntare prezzi migliori (pagare meno e/o incassare di più).